La leggenda personale

Eccoci all’apice dei bisogni dell’uomo:

il bisogno di autorealizzazione, l’aspirazione ad essere ciò che si vuole essere; coincide con la capacità e la possibilità di sfruttare a pieno le nostre doti per essere in grado di incanalare nella direzione giusta tutti gli sforzi.

Come realizzare sé stesso

L’autorealizzazione richiede caratteristiche di personalità molto particolari combinate con capacità sociali e tecniche: il realismo, l’accettazione di sé, la spontaneità, l’inclinazione a non vedere i problemi come montagne insormontabili, ma piuttosto come sfide quotidiane.

Esiste la naturale ricerca dell’essere umano alla propria realizzazione, è una verità universale: ogni uomo desidera, citando Aristotele, ” il ben vivere” e non limitarsi a vivere.  Crescendo l’uomo prende anche consapevolezza di essere un animale sociale, ossia che solo all’interno della comunità può realizzare se stesso. L’incontro con l’altro porta alla conoscenza di sé, delle proprie attitudini, dei propri limiti e delle proprie ombre. Per realizzare le proprie inclinazioni, ossia per perseguire l’unica via per la felicità, siamo costretti a fare anche i conti con la comunità e le regole sociali, a controllare quindi gli impulsi di superiorità che a volte possono nuocere gli altri se non gestiti e riconosciuti; realizzare il proprio desiderio  non deve mai distogliere dal bene comune, ma farne parte e alimentarlo.

Realizzare la propria leggenda personale

Secondo Platone, ognuno di noi ospita in sé un “daimon”:  ciò che ciascuno di noi é, la propria virtù, la propria capacità che quando trova realizzazione fa approdare alla felicità. 

A mano a mano, che nasce il desiderio di realizzare la propria “leggenda personale”, sembra nascere anche una forza che ne vuole ostacolare il percorso. Questa tensione prepara il nostro spirito e la nostra volontà.

Esiste una verità: la nascita del desiderio e della volontà di perseguire ciò in cui crediamo è il senso della nostra vita, della nostra presenza. Non c’è un desiderio più importante di un altro, ognuno porta nutrimento alla collettività, perché la felicità e non l’infelicità o l’invidia, dell’uomo è la linfa dell’universo.

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